
Dopo anni di crescita frenetica degli e-commerce in Italia negli ultimi 5 anni e dopo una crescita minore nel 2022 sembra che nel 2023 ci sia un rimbalzo con una crescita molto accentuata (almeno nei primi mesi)
Ma cominciamo vedendo i dati statistici degli e-commerce in Italia:
- 2016: 4,9%
- 2017: 6,2%
- 2018: 7,2%
- 2019: 6,7%
- 2020: 9,4%
- 2021: 18%
- 2022: 8%
La frenata rispetto all’anno precedente del 2022 è dovuta all’aumento dei costi di trasporto e la carenza di molti prodotti causato anche questo dalla guerra in Ukaina.
I dati parziale per il 2023 sembrano essere addirittura superiori se la tendenza permene di quelli del 2018.
Nel 2018 il raddoppio fu causato dall’effetto COVID19 e dall’impossibilità di poter andare ad acquistare di persona i prodotti nei negozi.
A parte i dati statistici che sono evidenti anche facendo qualche ricerca su Internet, noi come azienda abbiamo constatato una tendenza prima di sfiducia in questo metodo di vendita dovuto a scarsi risultati ottenuti nell’ultimo anno (questo dato è per i clienti nuovi).
Questi e-commerce molte volte sono stati creati usufruendo di finanziamenti delle regioni o dello stato, e dopo aver realizzato la struttura (a volte parzialmente) sono stati abbandonati al loro destino come una barca senza comandante.
Anche se il nostro CMS (LibertyBusiness) permette la creazione in modo abbastanza semplice di una struttura e-commerce, una volta realizzata ci vuole un minimo di azioni necessarie alla suo ingresso nel “Mare” di Internet.
Queste azioni possono essere:
- Registrare il l’e-commerce su Google attraverso l’uso dello strumento Search Console
- Inserire uno strumento di statistica del sito come ad esempio Analytics di Google
- Promuovere l’e-commerce ai nostri clienti attraverso una email informativa
- Cercare nuovi clienti attraverso campagne su Facebook creando una pagina dedicata alla nostra attività.
- Se possibile farsi creare un logo che identifichi la nostra azienda e che la renda riconoscibile appena il cliente lo visualizza.
- Creare un profilo Instagram su cui mettere prodotti in offerta e le immagini dei prodotti.
- Mettere una chat sull’ecommerce in modo che i clienti possando contattarci direttamente nel caso abbiano dei dubbi su qualche prodotto.
- Fare un abbonamento per almeno 1 anno a un servizio come trovaprezzi dove mettere le nostre offerte speciali che spingono il cliente a visitare il nostro e-commerce se mettiamo dei prodotti a un prezzo molto conveniente, con lo scompo di far conoscere la struttura e non di fare un vero guadagno.
E-commerce 2023 conclusioni
Dopo la flessione dello scorso anno dovuto alla chiusura di molte attività, alla mancanza di materiali, all’aumento dei costi dei prodotti dovuto alla loro carenza e all’aumento dei trasporti, avere una struttura e-commerce è diventato oramai essenziale per chi ha una attività economica, che sia un vivaista e venda piante e fiori o un negozio di abbigliamento.
LibertyBusiness offre una struttura compatta e veloce e di facile manutenzione e dai costi annuali assolutamente gestibili da chi ha una attività economica.
Per chi ha attualmente un e-commerce già creato e indicizzato su Google è un vero spreco chiudere la struttura per poi magari riaprirla tra un anno perche’ cosi’ facendo si perderebbe quel poco di indicizzazione che si è guadagnato nel tempo.
Goggle sta’ diventando sempre piu’ lento a indicizzare le pagine e sarà sempre piu’ difficile poi recuperare il tempo perso.